Ringraziando tutti i relatori, che hanno contribuito a rendere pregnante e ricca di spunti la giornata di ieri, e i partner che ci hanno affiancato nell’organizzazione di questa iniziativa , qui proponiamo alcune mini clip sui temi dell’innovazione, economia circolare e società raccolte durante l’evento.

L’evento TO DO.IT AWARD “FOOD INNOVATION” 2023 è stato caratterizzato da numerosi interventi, coordinati dal key note speaker Giovanni Volpe, e introdotto dalla presidente Emanuela Vavassori, che ha ringraziato per il poderoso lavoro svolto pro-bono da parte di tutti gli attori e il prezioso contributo di Valeria Palma, che ha coordinato lo scouting delle aziende in gara. 

Alle tavole rotonde sono intervenuti economisti, manager, imprenditori, rappresentanti delle associazioni di categoria che hanno evidenziato l’importanza dell’innovazione nell’economica circolare a tutti i livelli. 

In particolare Gregorio De Felice, capo economista di Intesa SanPaolo, ha sottolineato come l’economia circolare possa diventare sempre più volano per lo sviluppo economico del sistema Italia, Giuseppina Mengano Amarelli, presidente della Liquirizia Amarelli, ha ricordato il ruolo delle imprese storiche e famigliari e la loro attenzione all’innovazione per mantenersi longeve, Leonardo Zaccheo, AD di Covenant Partners, ha fatto luce sulle competenze necessarie nella transizione ecologica e digitale delle imprese italiane, Giovanna Mavellia, Segretario Generale di Confcommercio Lombardia, ha sottolineato il ruolo chiave delle associazioni di categoria nell’essere vicine alle imprese piccole e micro (il 96% dell’intero sistema imprenditoriale italiano), nel processo di sviluppo della cultura della sostenibilità e dell’impatto aziendale, una vera e propria opportunità di risparmio e di sviluppo e Massimo Campadese , consulente aziendale in ambito sostenibilità e Circular Economy, ha rappresentato la necessità per le imprese di mettere sempre più al centro della loro attività l’innovazione.

A loro si sono uniti, portando anche le proprie case histories: Antonello Sannia, Presidente della Società Italiana medicina naturale, evidenziando il valore delle nuove tecnologie già disponibili, come le tecniche estrattive meccaniche o a base di  acqua – non più di solventi-, e la possibilità di lavorare gli scarti (es dalla vinificazione), estraendone sostanze nobili con finalità commerciali e perfino biomediche; Giovanni Longo di Longo Speciality, che nel proprio business legato all’eccellenza dei prodotti alimentari italiani ha raccolto la sfida di recuperare l’enorme quantità di imballaggi per avviarli alla rigenerazione; Renato Sorlini Service Operations Country Head di SODEXO ha testimoniato come le grandi aziende multinazionali possano essere d’esempio nello sviluppo di buone pratiche, a partire proprio da Sodexo che opera su oltre 100 milioni di consumatori al giorno nel mondo; e Annalisa De Santis di AMEDEA ha proposto una soluzione economicamente ed ecologicamente sostenibile a cavallo tra esercenti e aziende di servizi di welfare, puntando alla riduzione di spese, consumi energetici e rifiuti tecnologici nel sistema di pagamenti tramite POS. 

Per concludere, Federico Bolondi fondatore dell’azienda digitale BITAGE, ha osservato la grande differenza di crescita tra le aziende che investono adottando nuove tecnologie e quelle che non lo fanno e Marco Palamidessi, presidente di FA.B.R.I., associazione no profit di aziende famigliari, tramite l’osservatorio di NEXTA, ha auspicato che anche le PMI , pur continuando a far tesoro della tradizione, si impegnino a rinnovare i propri processi, comprendendo che lo sforzo richiesto, culturale ed economico, è una conditio sine qua non per un futuro più sostenibile non solo a livello ambientale e sociale ma anche di business .