L’economia circolare viene definita come la quarta rivoluzione industriale, congiuntamente all’Industry 4.0 ed è un sistema in cui tutte le attività, dall’estrazione alla produzione sono organizzate in modo che i rifiuti diventino risorse.

Per il mondo delle imprese si tratta di trasformare “lo spreco” in “valore” modificando in tal modo i principi classici dell’economia lineare in cui le materie prime, attraverso l’utilizzo di energia e di lavoro vengono trasformate con l’unico obiettivo di ottenere prodotti di vendita concependo come “rifiuti” gli scarti di produzione e dei prodotti a fine ciclo di utilizzo.

 

La Commissione Europea nel Programma Quadro per la ricerca e l’innovazione 2014-2020 ha stanziato circa 650 mln. di Euro per specifici progetti di transizione verso modelli di Economia Circolare.
L’Italia, paese povero di materie prime, ma con un sistema industriale di elevata eccellenza, ha l’indice complessivo di circolarità più alto in Europa, seguita dal Regno Unito e dalla Germania, con un fatturato di circa 90 miliardi di Euro e 600.000 addetti occupati (fonte Circular Economy Network ed Enea).

Dai rifiuti vengono recuperati la carta, il vetro, la plastica, il ferro, l’alluminio, mentre gli impianti di riciclaggio ottengono concimi per l’agricoltura ed i forni inceneritori producono energia.
Le “Water Utilities” hanno investito e stanno investendo in tecnologie e processi in grado di consentire il recupero ed il riutilizzo dell’acqua.

La valorizzazione degli scarti agroalimentari ha dato un particolare contributo all’economia circolare sia in termini di ricerca che di attività produttive.
A titolo di esempi nel settore lattiero-caseario vengono ottenute sostanze di elevato valore biologico, da vinacce o scarti di lavorazione degli agrumi si ottengono flavonoidi, polifenoli, pectine e fibre impiegati in settori ad alto valore aggiunto come quello della nutraceutica e della cosmesi.

Un nostro Socio Fondatore, utilizzando esclusivamente matrici vegetali, ricava importanti prodotti da utilizzare nel settore alimentare, farmaceutico e della cosmesi: dagli scarti di pomodoro il licopene, dagli scarti di uva il resveratrolo, dalle alghe l’omega 3.

L’Associazione favorisce e sostiene lo sviluppo dell’economia circolare in Italia ed all’estero.