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Crisi e proattività

By 29 Aprile 2021No Comments

L’atteggiamento giusto in situazioni di incertezza
Il clima di incertezza che oggi si respira e la turbolenza globale che probabilmente ha radici lontane e complesse, producono un effetto immediato sul comportamento di ogni singolo ed inevitabilmente delle imprese.
In questo contesto è facile che ci siano ripercussioni, oltre che nelle tasche, anche nelle abitudini dei consumatori ma anche degli uomini d’azienda.
Questi ultimi, abituati a valutare le opportunità e gli andamenti dei mercati, sono chiamati a fare sforzi ulteriori per capire quali azioni poter sviluppare e quali comportamenti è meglio agire in situazioni come queste. All’inizio è facile che prevalga sulla ragione l’emozione che spinge a tenere atteggiamenti di prudenza e di cautela se non di rinuncia.
Al contrario è più che mai auspicabile sviluppare un comportamento fondato sulla proattività.
Il significato della proattività risiede nella capacità di anticipare futuri problemi, esigenze, cambiamenti. Una persona proattiva è quella che sa operare senza aspettare i cambiamenti ma prendendo iniziativa rispetto a ciò che è giusto e necessario fare.
Avere un “approccio proattivo” significa riorganizzarsi sia dal punto di vista tecnologico che delle metodologie ma soprattutto delle risorse umane, in modo che il sistema Azienda sia in grado di percepire anticipatamente le tendenze ed i cambiamenti futuri per pianificare le azioni opportune in tempo utile.

Modello PROATTIVO
L’ obiettivo primario è, innanzitutto, conoscere il più velocemente possibile dove sta andando il mercato (cioè: cosa vorrà, quando lo vorrà e dove lo vorrà) per poter pianificare in anticipo sia lo sviluppo di nuovi prodotti o servizi che le varie attività (produttive, logistiche, commerciali, di comunicazione e marketing, ecc.).
Sarà molto importante potenziare l’uso di tutti i sistemi informativi per aumentare la disponibilità e l’accesso alle informazioni e ridurre l’incertezza nel processo decisionale. Il cambiamento (verso l’approccio proattivo) non è semplice perché occorrono nuove infrastrutture, nuove metodologie e nuovi processi; ma soprattutto persone “nuove” ovvero figure con una mentalità nuova, capace di utilizzare con creatività e senza preconcetti sia le nuove tecnologie che le nuove metodologie.

L’opposto di “proattivo” è “reattivo”: avere un “approccio reattivo” significa essere capaci di reagire ad un evento ma non di prevederlo anticipatamente.
Pertanto l’azienda ed il management non sono in condizioni di predisporre anticipatamente un piano d’azione né possono tentare di controllare la causa dell’evento: reagiscono solo dopo che l’evento è già entrato in collisione con il sistema Azienda.
Essere reattivi significa accorgersi dei cambiamenti quando sono già in atto.